UGL Autonomie Sicilia; Firmato il CCRL del comparto non dirigenziale per il triennio giuridico ed economico 2019-2021

Dopo una lunga trattativa, è stato finalmente firmato il Contratto Collettivo regionale di lavoro del comparto non dirigenziale per il triennio giuridico ed economico 2019-2021.

Il risultato è sicuramente importante ma non esaurisce tutte le problematiche dei dipendenti regionali. Bisogna essere consapevoli che si sono accumulati troppi ritardi sui rinnovi contrattuali che inevitabilmente pesano sulle spalle dei lavoratori.

L’UGL Autonomie auspica che le relazioni sindacali che hanno portato all’approvazione del 2019-2021 possano continuare per il rinnovo relativo al triennio 2022 – 2024 al fine riallineare i livelli salariali al costo della vita e recuperare il potere d’acquisto delle retribuzioni. Ricordiamo che  per il rinnovo, come ha comunicato il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, sono state già accantonate le risorse finanziarie.

Tra gli elementi maggiormente qualificanti del contratto vi sono la previsione del sistema di classificazione del personale previsto nello Stato con tre aree professionali in luogo delle quattro categorie e l’introduzione della nuova area delle elevate professionalità (Ep). Sarà, quindi, importante avviare le procedure per le progressioni verticali in seno alla nuova riclassificazione.  Troppi lavoratori e lavoratrici sono stati penalizzati con un’interruzione di carriera che non ha permesso loro di esprimere competenze e capacità.

Con il nuovo contratto, i lavoratori avranno un aumento mensile degli stipendi che varia da 61,82 per la categoria economica più bassa a 145 per la categoria economica più alta. Per le categorie A l’aumento medio è di circa 65 euro. Per le categorie B l’aumento medio è di circa 76 euro. Per le categorie superiori l’aumento medio è di 100 euro per le categorie C e di circa 120 euro per le categorie D.

Solo attraverso la valorizzazione dei dipendenti si crea nella Pubblica Amministrazione il valore sociale necessario allo sviluppo di un territorio Chi lavora nella P.A lavora per la collettività e il territorio siciliano ha bisogno di lavoratori giustamente gratificati.

Questo principio è stato recepito con il rinnovo del contratto 2019-2021 attraverso il confronto tra le OO.SS., l’assessore Andrea Messina e il commissario dell’Aran Sicilia, Accursio Gallo, a cui va dato atto dello sforzo per arrivare alla concretizzazione di un obiettivo, se pur intermedio, tangibile e concreto.

Alla sottoscrizione del CCRL hanno partecipato Il Segretario Nazionale UGL Autonomie, Ornella Petillo, Il neo segretario UGL regione Sicilia Carmelo Giuffrida, il Segretario Regionale Ugl Autonomie Sicilia Ernesto Lo Verso, Franco Fasola, Maurizio Maccarrone componenti della Segreteria Nazionale e Rosolino Lucchese Segretario Provinciale Autonomie Palermo.




Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne




Petillo UGL Autonomie: più prevenzione, più sicurezza per le donne e gli uomini della Polizia Locale



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Le problematiche sulla volontarietà del pensionamento




CENTO PIAZZE PER L’EQUITA’ E LO SVILUPPO


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Abitare e anziani: evidenze e spunti per coprogettare nuove forme di housing

Quasi 14 milioni di over-65, la metà dei quali ultrasettantacinquenne, posizionano l’Italia tra i Paesi più vecchi al mondo. L’aumento dell’aspettativa di vita, una conquista della modernità, si accompagna però a un maggior numero di anni che le persone rischiano di vivere in condizione di parziale o totale mancanza di autonomia funzionale e/o cognitiva.
Con riferimento alla sfida demografica è quindi necessario, oltre che urgente, investire su nuove politiche per l’invecchiamento e la longevità tenendo conto dei bisogni – diversificati in relazione alle diverse fasi della vita oltre i 65/70 anni – e delle potenzialità associate al progresso della medicina e dello stato di salute della popolazione. Tra i bisogni ci sono anche quelli legati all’abitare (oggetto del Convegno promosso dalla Fondazione Filippo Turati e dal Comune di Pistoia) e la crescente attenzione verso le conseguenze della transizione climatica sul welfare considerando al contempo rischi e potenzialità della transizione digitale.

Per un nuovo Welfare il Rapporto di Fondazione Turati sulle nuove soluzioni e proposte per supportare le persone “nell’invecchiare bene”, scritto dal gruppo di ricerca di Percorsi di secondo welfare.

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